Se vuoi la pace…
https://www.pressenza.com/it/2025/06/se-vuoi-la-pace/
Dieci azioni che le istituzioni locali possono mettere in campo contro la guerra. Uno: sostenere i percorsi di riconversione civile delle attività industriali legate alla produzione di armi. Due: istituire fondi, di concerto con i sindacati, per supportare i lavoratori…
Pasquale Pugliese
Stato di paura: il ddl Sicurezza è Legge. Un abominio giuridico e securitario
🧵 Liste di attesa infinite, visite negate: così si nega il diritto alla salute in Italia
https://www.valigiablu.it/esami-visite-liste-di-attesa-crisi-salute-italia/
2.000 le manifestazioni, i cortei e i raduni previsti il 14 giugno in tutti gli Stati Uniti nell'ambito di "No Kings"
https://www.osservatoriorepressione.info/sabato-14-giugno-negli-usa-2000-cortei-contro-trump/
14 GIUGNO: SAPPIAMO DOVE SAREMO - LONTAN3 DAL ROMAPRIDE
È arrivato il momento in cui rivendichiamo con forza l’alternativa che tanto abbiamo atteso e in questi anni costruito.
Riteniamo il Roma Pride un’opzione non percorribile. Per questo, non solo abbiamo scelto di non parteciparvi, ma vogliamo altresì costruire un’alternativa possibile per noi. Proprio quel giorno, proprio nella nostra città.
Marceremo insieme altrove, abitando i margini insieme a tutt3 l3 sorell3 che incarnano l’opposizione a un potere assoluto di un sistema oppressivo.
Non possiamo né vogliamo più essere assorbite dalla macchina capitalista che è il Roma Pride e quindi decidiamo di posizionarci, politicamente e fisicamente al di fuori di esso, per tornare a fare politica nei quartieri che abitiamo e che nel tempo abbiamo imparato a chiamare casa.
Desideriamo camminare finalmente liber3 dai ricatti istituzionali e dissidenti dalle logiche del profitto, piuttosto che confonderci tra le centinaia di migliaia al fianco di chi, da anni, svuota di significato le nostre lotte.
Non ci interessa ciò che appare più grande o più visibile.
Non basta più il nostro amore per riempire i loro slogan vuoti e non basta più la nostra sofferenza per dare un senso ai loro compromessi.
Siamo le cucciole che si ribellano e oggi immaginiamo per noi un pride radicalmente trasformato.
Sogniamo una rivolta di corp3 che danzano tenendo strette le mani che curano, sì, ma appicciano il fuoco e sferrano i pugni.
Stanch3 di dimenarci lungo un tracciato che non ci comprende, finalmente straripiamo e ci diciamo: vogliamo tutto! Vogliamo un pride colorato dal rosso e nero e verde e bianco della Palestina libera, animato dalle resistenze dei popoli oppressi. Vogliamo un pride che sia il terrore di ogni abuser, poiché l’autodifesa è la nostra unica opzione.
Desideriamo un corteo in cui arm4rci dei dispositivi medici che ci servono per camminare, per sentire, per stare meglio. E se la transgenerità è una patologia, ce la rivendichiamo! Ci auguriamo di camminare al fianco delle cucciole non umane che, vicine o lontane, lottano per la libertà.
Questo immaginario non è più rimandabile, non più relegabile a momenti in cui sia meno d’intralcio. I pride istituzionali, finanziati dalle multinazionali e complici del sionismo, non sono e mai saranno un’alternativa possibile.
Il 14 Giugno sappiamo con certezza dove saremo e speriamo di poter costruire insieme a tantx la giornata di resistenza e liberazione che ci meritiamo.
Il sindacato e la rivolta di Los Angeles https://jacobinitalia.it/il-sindacato-e-la-rivolta-di-los-angeles/ #Primopiano #Movimenti #Articoli #Usa
Rifondazione: Israele stato terrorista, fermare Netanyahu http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=57993 #Primapagina
By Tech Workers Coalition
Martedi 24 giugno torniamo con il Logout di TWC Roma, il ritrovo per tech workers che vogliono incontrarsi dopo il lavoro: un'occasione per socializzare, conoscersi, parlare del nostro lavoro e come organizzarci nei prossimi mesi!
Ci vediamo martedi 24 giugno, dalle 19.15 alle 21:30, alla birreria 568 a Garbatella!
Unisciti al Gruppo telegram!
La #Danimarca dice addio a #Windows e il perché vi stupirà
Alla base della decisione danese ci sono motivazioni sia geopolitiche che economiche. Un episodio emblematico è stato il blocco dell’accesso alle email del procuratore capo della Corte Penale Internazionale da parte di Microsoft, in seguito a sanzioni imposte dagli Stati Uniti. #USA #CPI
https://www.ilsoftware.it/la-danimarca-dice-addio-a-windows-e-il-perche-vi-stupira/
La recensione di Police Abolition su Carmilla sito di letteratura, immaginario e cultura di opposizione
Grazie a Marco Sommariva
🧵 Netanyahu ha ora la guerra che voleva: chi ne pagherà il prezzo? | @lucianaborsatti https://www.valigiablu.it/iran-netanyahu-israele-guerra-nucleare/
Riccardo Zappone come George Floyd. In un video l’intervento della polizia: tre agenti per ammanettare il 30enne già a terra. I sedici secondi del filmato depositati agli atti della procura di Pescara. Un nuovo perito per ulteriori accertamenti sui risultati dell’autopsia
La Cina e il Pacifico: espansione strategica tra investimenti e diplomazia
In ogni società democratica c’è un paradosso: si proclama l’inclusione, ma si pratica l’esclusione. A partire dal linguaggio, tra le cui operazioni simboliche c’è la costruzione del nemico. Non il nemico esplicito, dichiarato, evidente. Ma l’“avversario invisibile”, costruito attraverso la ripetizione, la vaghezza, la paura, e più comodo della verità.
https://www.osservatoriorepressione.info/come-si-costruisce-il-nemico-ovvero-lavversario-invisibile/
Domenica 15 Giugno iniziativa a sostegno di Radi Onda Rossa al Centro Sociale 'I po' di Marino
➡️ dalle 17.30 Incontro/dibattito sul ritorno del nucleare
🍝 A seguire cena sociale
☢️ Il governo rilancia il nucleare in Italia con un piano deleterio: nuovi reattori SMR entro il 2050, poteri speciali al governo e zero certezze sui costi e sulla sicurezza.
Intanto, il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi slitta (forse) al 2039.
Restano rischi per le popolazioni, vecchie scorie dimenticate e nessuna garanzia vera per il futuro.
La spesa militare mondiale ha raggiunto i 2718 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 9,4% in termini reali rispetto al 2023 e l’incremento più consistente su base annua almeno dalla fine della guerra fredda (Sipri data). La guerra torna ad essere la nuova prospettiva dominante nelle relazioni internazionali mondiali: ma quello che agli occhi occidentali sembra (quasi) una novità, in alcuni luoghi della Terra è una realtà consolidata da decenni. Il conflitto in Ucraina ha segnato il ritorno di una guerra offensiva in Europa, ma è il genocidio in Palestina a segnare un punto di non ritorno per l’umanità, il crinale dove si compie l’ultimo capitolo del colonialismo di insediamento moderno, del suprematismo e razzismo occidentale. Il regime di guerra consolida governi di destra e autoritari in tutto il mondo, un nuovo blocco reazionario gloable, che prova a ridefinire l’ordine mondiale dal punto di vista economico, sociale, ambientale, intrecciando le linee di sfruttamento tra razza, classe e genere. Di fronte a questo cosa significa oggi affermare una politica di pace, giustizia e libertà?
Ne discutiamo con: Vanessa Bilancetti (Dinamopress, moderatrice), Giuliano Battiston (Giornalista Lettera 22), Raffaela Bolini (Arci e campagna no Re-Arm Europe), Chiara Cruciati (Giornalista Manifesto), Eddi Marcucci (Attivista), Francesco Raparelli (Ricercatore in filosofia e attivista).
A seguire: aperitivo a sostegno di DinamoPress e Casale Garibaldi e selezione musicale a cura di Shendi Veli
Pensare in grande http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=57976 #Primapagina #migranti #politica #Lavoro